Latina / “Gravi violazioni nel consiglio comunale”: l’opposizione scrive al Prefetto

LATINA – La tensione politica a Latina si accende dopo la seduta del consiglio comunale sul bilancio di previsione del 27 dicembre scorso. I gruppi di opposizione – Latina Bene Comune (Lbc), Movimento 5 Stelle (M5S), Partito Democratico (Pd) e Per Latina 2032 – hanno presentato un esposto al Prefetto di Latina, Vittoria Ciaramella, denunciando presunte violazioni delle normative e dei regolamenti che tutelano la dialettica democratica in ambito consiliare.

Le accuse dell’opposizione

“Quanto accaduto – scrivono i consiglieri nell’esposto – rappresenta una lesione delle prerogative istituzionali dell’opposizione, tutelate dalle normative vigenti e dai regolamenti comunali”. Tra le principali irregolarità segnalate, emergono tre aspetti critici:

  1. Violazione del Regolamento comunale
    Secondo l’opposizione, l’articolo 28 del Regolamento è stato disatteso quando, durante la seduta, la maggioranza ha ridotto i tempi per illustrare gli emendamenti da 10 minuti a 50 secondi. “Tale decisione – spiegano – è stata votata in conferenza capigruppo, organismo consultivo e non deliberativo, contravvenendo alle norme regolamentari”.
  2. Mancanza di trasparenza
    La segretaria generale del Comune, interpellata durante i lavori, non avrebbe fornito pareri sulla legittimità delle procedure adottate, un aspetto che, secondo l’opposizione, va contro quanto stabilito dallo Statuto Comunale. “Ciò ha impedito – sottolineano – una valutazione trasparente e imparziale delle decisioni prese in aula”.
  3. Lesione delle prerogative consiliari
    I consiglieri di minoranza lamentano di essere stati ostacolati nell’esercizio delle loro funzioni di indirizzo e controllo, con l’impossibilità di discutere regolarmente gli emendamenti presentati. Questo, aggiungono, ha limitato gravemente il confronto democratico.

Richiesta di intervento del Prefetto

L’esposto al Prefetto si pone come un “richiamo alla tutela dei principi democratici e delle norme che regolano l’attività consiliare”. In particolare, l’opposizione chiede un parere sulla legittimità della seduta e, se necessario, un intervento per ristabilire un corretto equilibrio tra le forze politiche. “La dialettica tra maggioranza e opposizione – evidenziano – è essenziale per garantire il buon funzionamento delle istituzioni e la rappresentanza di tutti i cittadini”.

Convocazioni urgenti e malumori interni alla maggioranza

Un altro punto critico sollevato riguarda il frequente ricorso a convocazioni d’urgenza, che lascerebbero tempi insufficienti per esaminare documenti complessi. “Questo modus operandi – accusano i consiglieri – mina la possibilità di un confronto approfondito e trasparente”.

L’opposizione ha poi colto l’occasione per sottolineare le crepe che iniziano a emergere anche all’interno della maggioranza. “Il mal di pancia manifestato da alcuni consiglieri di centrodestra è emblematico – dichiarano –. Ivano Di Matteo è solo l’ultimo di una serie, dopo Anzalone, Valletta in commissione Urbanistica e Bruni, che ha scelto di non partecipare alla votazione in conferenza capigruppo”.

“Non siamo in letargo”

Infine, i consiglieri di minoranza hanno risposto al presunto “letargo della politica” denunciato da alcune testate locali. “Come opposizione – ribadiscono – abbiamo denunciato in ogni sede lo svuotamento delle prerogative dell’assise civica. La stessa maggioranza ha abdicato al proprio ruolo, limitandosi ad approvare quanto deciso dall’esecutivo”.

L’opposizione assicura che continuerà a vigilare e denunciare con forza ogni tentativo di marginalizzare il consiglio comunale. “Non ci fermeremo – concludono – fino a quando non saranno ripristinati il rispetto delle norme e una corretta dialettica democratica”.