GAETA – “Il professor Di Ciaccio sta egregiamente portando avanti il suo compito di presidente del comitato civico che chiede la ripubblicizzazione dell’intero piazzale dell’ex stazione ferroviaria. Il mio post non era affatto destinato a Damiano ma al capogruppo del movimento cinque stelle alla Regione Lazio Adriano Zuccalà che purtroppo non mi ha ancora risposto. Spero che lo faccia presto”. Si litiga nel centri sinistra o nel futuribile campo largo dopo la pubblicazione da parte del presidente della commissione controllo e garanzia del comune di Gaeta dopo l’audizione l’altro giorno del sindaco Cristian Leccese, del direttore del consorzio industriale regionale Ferracci e dello stesso presidente Di Ciaccio davanti la Commissione Trasparenza della stessa regione.
Zuccalà in un’agenzia aveva annunciato – come diversi altri esponenti politici – la volontà della giunta Rocca di abbandonare il progetto finalizzato al ripristino della Littorina nella tratta Formia-Gaeta con la realizzazione di una tramvia ‘ecologia ed elettrica ‘ ed il ritorno al comune dell’intero piazzale dell’ex stazione. Il consigliere De Angelis ha definito “inverosimile” questa ipotesi nella misura in cui una parte del piazzale è stato definitivamente privatizzato dall’ex consorzio industriale del sud pontino attraverso la vendita, oggetto di un processo penale in corso davanti il tribunale di Cassino, alla “Cavour Immobiliare “e la decisione di quest’ultima società di affittare l’area alla “Quick parking” di Napoli.
Il post di De Angelis era molto polemico nei confronti di Zuccalà: “Mi sa che oggi qualcuno ha avuto pacco, doppio pacco e contro-
paccotto. Complimenti!”. A commentare l’esito della commissione trasparenza della regione Lazio è ora Simone Avico che parla si di “importanti novità” messe a segno dal capogruppo Zuccalà sul collegamento Formia e Gaeta e sul futuro del Piazzale dell’ex stazione ferroviaria ma preferisce contestare l’operato dell’ex Consorzio Industriale Sud Pontino: “Il Consorzio Industriale del Lazio, sembra aver rinnegato tutta la gestione precedente rappresentata da Salvatore Forte. Ne è la prova la decisione congiunta con la Regione Lazio del subentro di Astral nella progettazione, realizzazione, messa in esercizio e gestione della “littorina che verrà” e l’estromissione, quindi del Consorzio. Ma non è la sola: se dovessimo prendere per buone le dichiarazioni dell’architetto Ferracci Direttore del Consorzio del Lazio un notevole cambio di passo si avverte quando la Delibera di Consiglio comunale di Gaeta numero 80/ 2009 nella quale fu approvato il progetto definitivo e adottata la relativa variante al Prg e l’interesse pubblico vengono riconosciute dall’Ente come le fondamenta degli sviluppi futuri sull’area. – continua Avico – Certo è, che, indipendentemente dall’esito giudiziario, il rilievo pubblico e la pubblica utilità, così dal CIL citati, restano, almeno fino ad oggi quanto più distanti dalla vendita dei 2700 metri quadrati alla Cavour Immobiliare e dal Project Financing”.
